giovedì 15 ottobre 2009

REVOCATA LA SCORTA AL CAPITANO ULTIMO

Dal sito censurati.it

In tanti tentano di sminuire, ma le intercettazioni ambientali fatte in case di affiliati parlavano chiaro, Ultimo doveva essere tolto di mezzo, e se non ci si riusciva a levarlo di mezzo da vivo, ricorrere alla forza. Non erano pentiti a parlare, ma un gruppetto di mafiosi ascoltati con intercettazioni ambientali (quindi nessuno che imbeccava nessuno su cosa dire o non dire). Eppure nonostante questi fatti siano stati provati da pentiti, nonostante dal 1993 al 1997 numerosi pentiti riferiscono di un progetto "aperto" da oarte dei vertici di Cosa Nostra (Bernardo Provenzano e Leoluca Bagarella), finalizzato all'ucciosione di Ultimo, e secondo Gioacchino La Barbera Bagarella avesse offerto un miliardo di vecchie lire a un carabiniere (mai identificato) per ottenere notizie utili all'identificazione dell'ufficiale, al Colonnello De Caprio è stata revocata la scorta. Un fatto che a ridosso degli ultimi avvenimenti di annozero appare piuttosto sconcertante, vista l'ormai credibilità affibiata a mafiosi, preferendo la loro versione dei fatti (seppure discordante in molte parti e alquanto anacronistica) alla versione dell'ufficiale dei Carabinieri, che addirittura dovrà giustificarsi dagli attacchi che gli arrivano su tutti i fronti. Un tribunale non è bastato, il processo continua (ma questo l'avevamo previsto e l'avevamo scritto ad assoluzione avvenuta).
Ultimo, di questo passo, dovrà cheidere scusa per aver catturato uno stragista che per anni nessuno ha mai neppure cercato. Ultimo deve rispondere in tv delle accuse, secondo alcuni piccoli fan del Dio del Trespolino. Le sue motivazioni le ha date in tribunale, udienza pubblica, atti pubblici, non sufficienti a quanto pare. Deve ancora giustificare fatti e decisioni che sono stati spiegati ampiamente, documentati e concordati con le Procure. Il paradosso! La mafia accusa chi arresta Riina, e il popolo italiano sotto le spoglie di Travaglio (ormai l'idolo) e Santoro (il censurato che censura, e che ricordiamo non fece intervenire l'avvocato di ultimo quando telefono' per smentire le accuse infamanti) che vuole lumi, e che continua a fare domande senza leggere sentenze, che chiede ancora spiegazioni (già date davanti ai giudici ma è troppo complicato leggerle, meglio farsi spiegare a voce (hai visto mai si dovesse sprecare troppo cervello... centelliniamo le risorse).
Ma cosa ha fatto Ultimo?
Andato volontario in sicilia dove la mafia ha ucciso il suo idolo Carlo Alberto Dalla Chiesa, ha lavorato sempre a stretto contatto con Giovanni Falcone e Ilda Boccassini.
1985 (24 anni!!!) - A Bagheria Ultimo cattura il latitante Vincenzo Puccio, capo della famiglia mafiosa di Caciulli, killer del capitano dei CC Ernesto basile.
1986 - A Palermo individua il rifugio dei super latitanti Francesco e Giuseppe Madonia.
1988-90 Forma l'unità Crimor con cui conduce la Duomo Connection, l'indagine (di mafia e politica) che permette di disarticolare l'intero gruppo dei corleonesi operanti in Lombardia. Cattura il latitante ergastolano La Rosa Gaetano, responsabile dell'uccisione di tre carabinieri. Cattura il latitante palermitano Zacco Antonino braccio destro del boss mafioso Carollo Gaetano
1991-92 - Viene sgominata la costa diretta dai figli del boss Gaetano Fidanzati (traffico di droga) radicata da tempo in lombardia.
15 gennaio 1993 Cattura Totò Riina e Salvatore Biondino (capo mandamento di San Lorenzo)
Nello stesso ambito indaga la famiglia mafiosa della noce diretta da Raffaele Ganci e Francesco Paolo Anzelmo.
1994 A Palermo, insieme ai colleghi dell'arma territoriale contribuisce alla catturas del latitante Domenico Farinella Capo del mandamento di Caccamo.
1995-1997 Operazione Luna: in Lombardia Crimor disarticola un traffico internazionale di stupefacenti diretto da Vincenzo Coluccio, boss di spicco delle 'ndrangheta calabrese, della famiglia Mazzaferro di Gioiosa Ionica.
Dopo pochi anni, e dopo aver tentato la cattura ri provenzano, mai riuscita a causa di talpe nella procura di palermo (una delle quali si rivelò essere il braccio destro del PM Ingroia), passa al reparto del nucleo operativo ecologico.
Tuttora, oltre alle varie attività sulle indagini di smaltimenti rifiuti tossici e nocivi, non si fa mancare le collaborazioni con Magistrati che richiedono le sue prestazioni per svolgere attività di Polizia Giudiziaria. A volte toccando le tangenti della total, a volte Ministri, a volte conducendo indagini su corruzione, peculati, abuso d'ufficio di alti dirigenti del governo, non facendo sconti a livello politico (da Pecoraro Scanio a Gianni Letta, documentando la totale estraneità politica a qualsivoglia strumentalizzazione)
Un carabiniere che chiede solo di fare il suo dovere, con una taglia sulla testa. E che in tutto questo, secondo alcuni ha avuto anche il tempo (dove l'avrà trovato) di complottare, fare da tramite tra stato e mafia (questo dichiarano i professionisti dell'antimafia salottiera da prima serata) oppure facendo la parte del fessacchiotto che pensa di fare il suo dovere mentre è solo usato.
Un po' di rispetto per il lavoro che ha fatto e che tutt'ora fa, credo lo meriti.
Tutto il resto, lo lasciamo a chi pensa all'audience. Noi vogliamo solo tutelare la sua immagine e la sua vita, visto che lui ha tutelato la nostra immolando la sua.

giovedì 9 luglio 2009

JACKO COSì RESTERAI SEMPRE NEI NOSTRI RICORDI


ADDIO JACKO NON SAI QUANTO CI MANCHI




Michael Jackson innocente


Michael Jackson innocente Evan Chandler che nel 1993 accusò Jacko di pedofilia oggi confessa la verità: "Non mi ha mai fatto nulla"


Evan Chandler, il grande accusatore di Michael Jackson che nel 1993 infangò la fama dell’artista dicendolo “pedofilo”, soltanto oggi dopo circa 16 anni si è deciso a dire la verità: “Michael Jackson non mi ha fatto nulla, è stato mio padre, mentì per non essere più poveri”. La confessione arriva con 16 (sedici) maledetti anni di ritardo, 16 anni in cui Michael Jackson è stato accusato di tutto e di più. Nel lontano 1993 Chandler accusò il Re del Pop di essere un pedofilo, si confessò ad uno psichiatra e poi alla polizia: parlò esplicitamente di “sesso orale”, fornendo persino una presunta e dettagliata descrizione dell’organo genitale di Jacko. Chandler si era inventato tutto: dalle molestie alla descrizione del sesso di Michael.
Alla fine Michael Jackson è stato costretto a tirare fuori qualcosa come 22 milioni di dollari. L’accusa pesò in maniera più che tragica su Jacko, che da allora cominciò a far uso di antidolorifici. Ma questa notizia è da prendere con le pinze. E’ invece assodato fuor di ogni ragionevole dubbio che le accuse di Evan Chandler costarono a Michael Jackson la fama, la fortuna, la musica, il suo essere artista. L’accusa infamante fece sprofondare Michael in un baratro da cui non gli fu più possibile riemergere. Anche Quincy Jones si tirò indietro, con diplomazia ma in ogni caso si chiamò "fuori" e abbandonò Michael. Nel 2001 è stata poi la Sony a licenziare Jacko: la scusa quella che il suo ultimo album, “Invincible” aveva venduto solamente 8.000.000 di copie. L’album non fu promosso, ma vendette comunque 8 milioni di copie. La critica estera, e non, disse peste e corna dell’ultimo album in studio di Jacko: ma oggi è caccia all’album, anche a “Invincible”. Così se appena ieri l’altro gli album di Michael Jackson erano nei megastores a mid-price, oggi non più, oggi sono stati tutti a prezzo più che pieno. Superfluo sottolineare che riuscire a trovare un cd di Jacko, or come ora, è un’impresa impossibile. Qualcuno vende in privato e a prezzi da strozzino-necrofilo. Evan Chandler dichiara: “Non ho mai voluto distruggere l’immagine di Michael Jackson, ma mio padre mi ha costretto a mentire. Ora posso solo dire quanto mi dispiace, Michael, e chissà se potrà mai perdonarmi”. Troppo tardi. Troppo davvero. Forse Jacko, da lassù se un Paradiso c’è, forse lui sì. Ma noi che siamo dei semplici uomini non potremo mai dimenticare che chi ha contribuito a distruggere, a fare letteralmente a pezzi un uomo innocente e un artista, è stato Evan Chandler, un ragazzino sì, che però ha taciuto la verità per ben 16 anni, e che solo dopo la tragica morte di Jacko si è deciso a confessare la verità. Serve a poco, a nulla dire oggi: “Ora per la prima volta sento di non poter continuare a mentire a cuor leggero. Michael Jackson non mi ha fatto nulla, è stato mio padre, mentì per non essere più poveri”.Ovviamente per rilasciare queste dichiarazioni a diversi giornali, spero non siate tanto ingenui da credere che Evan Chandler l’abbia fatto per amore della Verità: si è fatto pagare, sull’unghia e profumatamente.
aggiunta mia: TU SEI SOLO UN BASTARDO E TUO PADRE PEGGIO DI TE. SPERO CHE LA GIUSTIZIA IN TERRA, PER IL MOMENTO, TI FACCIA PAGARE IL MALE CHE HAI FATTO A UN UOMO INNOCENTE. E SPERO KE LA TUA COSCIENZA BRUCI ALL'INFERNO.

mercoledì 1 luglio 2009

CIAO PETER PAN


WASHINGTON, 25 giugno - Michael Jackson, il ragazzo prodigio diventato Re del Pop ma poi coinvolto in umilianti vicende giudiziarie, è morto ieri a Los Angeles all'età di 50 anni per arresto cardiaco. La notizia della morte del cantante è stata confermata da fonti dell'ospedale di Los Angeles dove era stato portato d'urgenza dopo che dalla sua abitazione era giunta la richiesta di un'ambulanza.
LA RICOSTRUZIONE - Il dramma era cominciato poco dopo mezzogiorno, ora di Los Angeles, con una telefonata dalla villa del cantante, nel quartiere di Holmby Hills, ai servizi di emergenza. Il personale paramedico aveva trovato Jackson in condizioni gravissime. Avevano cercato di rianimarlo durante il tragitto dalla abitazione all'ospedale Ucla di Los Angeles. Le sue condizioni erano apparse disperate. All'ospedale avevano cominciato a giungere i suoi familiari mentre all'esterno si affollavano i media e i fans che avevano cominciato ad apprendere dalle Tv le condizioni disperate di Michael Jackson. IL TOUR - Il cantante avrebbe dovuto cominciare dal prossimo mese a Londra un tour mondiale che avrebbe segnato il suo ritorno al mondo dello spettacolo dopo le vicende giudiziarie che lo avevano portato alla ribalta della cronaca per l'accusa di molestie sessuali a minorenni, . Ma il ritorno sul palcoscenico dell'ex Re del Pop appariva una corsa ad ostacoli e alcuni di coloro che l'avevano visto impegnato nelle prove dello spettacolo avevano espresso l'opinione che il cantante non fosse ancora pronto, fisicamente, all'impegnativo compito. Timori che erano stati confermati dalla decisione degli organizzatori di ritardare l'inizio dell'atteso tour mondiale che avrebbe potuto fruttargli oltre 50 milioni di dollari ponendo denaro sul suo conto di cui aveva assoluto bisogno a causa delle spese sfrenate sostenute negli ultimi anni che lo avevano portato ad indebitarsi pesantemente.
THRILLER NELLA STORIA - Nonostante la vendita in tutto il mondo di milioni di copie dei suoi dischi - l'album 'Thriller' aveva battuto tutti i primati in materia - il suo stile di vita eccentrico e costoso lo aveva messo in cattive acque finanziarie. Rovinoso per la sua carriera era stato il processo del 2005 in California per rispondere della accusa di molestie sessuali verso un minorenne ospitato nel suo ranch Neverland: il cantante era stato assolto ma la vicenda giudiziaria aveva distrutto per molti anni la sua attività artistica e l'aveva provato anche in modo pesante sul piano fisico riducendolo all'ombra del personaggio pieno di energia e vitalità su cui aveva basato la sua carriera.
ADESSO E' L'ORA DEL SILENZIO. ADOESSO BASTA COI GIUDIZI CATTIVI DI CHI NON CONOSCE. ADESSO BASTA! ADESSO RIPOSA IN PACE MICHAEL. TI VORREMO BENE PER SEMPRE. PER SEMPRE ADORATO MOONWALKER.

domenica 11 gennaio 2009

CAMPAGNA SAVE THE CHILTREN

La campagna di Save the Children Italia promossa in collaborazione con La7 intende sensibilizzare ad un utilizzo sicuro e responsabile delle nuove tecnologie tra i più giovani*. Internet e cellulari oggi funzionano da connettori sociali e rappresentano un nuovo modo di comunicare con gli altri alimentando un mondo di relazioni, di emozioni, di scambio di informazioni e di apprendimento che offre ai più giovani opportunità di crescita senza precedenti. Ancora più che gli adulti, anche i più giovani utilizzano Internet ed i cellulari in base ai propri bisogni e motivazioni: spesso hanno l’esigenza di socializzare, di conoscere, di condividere pensieri ed emozioni, talvolta riguardanti la propria vita scolastica, familiare, sentiemtale, sessuale e in generale, sfere molto personali. L’impressionante successo avuto dai servizi di Social Network (MySpace, Facebook, Giovani.it, Netlog, etc.) in questi ultimi anni, non solo tra gli adulti ma anche e soprattutto tra i più giovani, è una delle testimonianze più evidenti.E tuttavia, oggi Internet ed i cellulari, soprattutto se riferiti all’utilizzo che ne fanno i giovani, sono spesso associati al problema della sicurezza; infatti, se da un lato, essi offrono ampie opportunità è anche vero che siamo di fronte ad una realtà complessa e apparentemente priva di regole, nella quale trovano spazio contenuti e comportamenti potenzialmente dannosi. Ma quello che spesso gli adulti faticano ad immaginare è che i ragazzi e le ragazze non sono passivi navigatori della rete; è vero che ci può essere chi li adesca o esercita nei loro confronti una qualche forma di bullismo (due tra i rischi più insidiosi, per maggiori informazioni vedi riferimenti nel menù a destra), ma è importante avere coscienza del fatto che in molti casi sono proprio gli stessi ragazzi e ragazze che utilizzano Internet o il cellulare in modi o per scopi inadeguati. Spesso sono tecnicamente molto competenti, ma non altrettanto in termini di competenze emotive e relazionali, per cui a volte, non colgono le implicazioni di alcuni loro comportamenti, e questo è terreno fertile per il concretizzarsi dei rischi associati all’utilizzo di tali strumenti.In un ottica di prevenzione è necessario quindi equipaggiare i ragazzi con le necessarie competenze e capacità (non solo tecniche ma anche e soprattutto emotive e relazionali), che - rendendoli consapevoli delle conseguenze delle loro azioni - consentano di ridurre l’esposizione al rischio o l’impatto negativo che tale esposizione può determinare.Il video porta l’attenzione proprio sulla necessità di pensare alle possibili conseguenze generate da quello che facciamo online. Un atto ormai così scontato come postare una foto su internet come metafora dell'esporsi, dell’intimità dei ragazzi e delle ragazze messa facilmente a nudo su internet da loro stessi, senza pensare alle conseguenze reali. La ragazza non è consapevole dei rischi cui si espone, fino alla fine e quindi, troppo tardi. Non è consapevole che anche la sua famiglia potrebbe vedere quello che lei fa e mette su internet, che qualsiasi sconosciuto o compagno di scuola potrebbe vederla ed utilizzare quella foto, video, informazione ecc. per gli scopi più diversi. Una volta "postata" quella sua foto, non può più tornare indietro, non può controllare o prevedere le possibili conseguenze. *la campagna rientra nell’ambito di un progetto di sensibilizzazione ad un utilizzo sicuro e responsabile delle nuove tecnologie, promosso in partenariato con Adiconsum e con il sostegno della Commissione Europea.

video: http://www.la7.it/blog/post_dettaglio.asp?idblog=SAVE_THE_CHILDREN_40&id=2975

e questo è un'altro:

video: http://gallery.giovani.it/profilo/retesicura_869980.html

NON ABBANDONATE GLI ANIMALI

NON ABBANDONATE GLI ANIMALI
Un amico è per sempre.......

i miei amori a 4 zampe

i miei amori a 4 zampe
Dalik

Kjra

Kjra
Kjra 01-06-1997 / 17-08-2013

Zeus

Zeus
ci ha lasciato l'8 Marzo 2012